«Noi raccoglieremo l'energia della campagna per il No al referendum. Quel No è stato trasformato in Sì dal governo, ma non rappresenta il popolo» dice Panagiotis Lafazanis, leader della neonata Up. Si richiama al 5 luglio, occasione «per chiarire l'equivoco di fondo e scegliere, come disse Renzi, tra l'euro e la dracma», secondo Andrea Bonanni di Repubblica.
Gli antieuropeisti non comunisti di Up scommettono sulla forza dell'Oxi e a settembre faranno all-in. Una riconferma di Syriza (ad oggi al 30%) sarebbe una sconfessione della via Grexit e di Up. Che a quel punto potrebbe restare schiacciato con il 5% tra Pasok, Nea Dimokratia e To Potami. Un all-in che il centauro Varoufakis non si sente di arrischiare, perché vuole giocare la carta della guida dell'ala sinistra di Syriza, come suggerisce “L'Unità”?
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